venerdì 22 giugno 2007

Istigazione all’omofobia

Alla dichiarazione di Andreotti nella quale evoca l’equazione omosessuale-pedofilo, si aggiunge l’assessore regionale allo Sport, Giovani e Turismo della Lombardia,Pier Gianni Prosperini, di AN, della quale riportiamo un breve cenno: «L’omosessualità è una devianza… Il gay non può essere né insegnante, né militare,né istruttore sportivo… Garrotiamoli, ma non con la garrotta di Francisco Franco.
Alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta intorno al cranio. Il sole asciuga il laccio
umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia…». Il Presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, nei giorni seguenti chiede le dimissioni dell’Assessore Regionale dicendo:
«Prosperini si vergogni e si dimetta. Di dirigenti come lui la destra italiana non sa che farsene». In risposta a ciò Prosperino risponde con le proprie scuse e rivolgendosi alla comunità gay
dichiara di “non aver mai provato alcuna forma di ostilità”. E’ scandaloso il modo con il quale esponenti politici e religiosi che hanno una certa rilevanza nella vita pubblica Italiana, si esaltino
in dichiarazioni che possono istigare all’omofobia condizionando i pensieri di chi li prende come esempio nella propria vita. Infatti, in questo tempo difficile di spaccature in seno alla Chiesa Cattolica e nel mondo politico Italiano, nasce la paura di nuove manifestazioni
di violenza nei confronti dei gay oltre a quelle che a tutto oggi si leggono sulle pagine della stampa nazionale.
Non è difficile assistere a momenti di tensione, a casi di bullismo contro ragazzi gay, a storie di lesbiche violentate e uccise, a risse provocate da persone che si sentono giustificate, nel loro agire insano, da gente come Prosperini e Andreotti, ma è ancora più pericoloso che sia il capo della Chiesa Cattolica a creare divisione con il suo parlare; si vuole forse tornare al medioevo, quando i gay erano messi al rogo? Non bisogna spostarsi nel tempo,
ma solo di Stato ( paesi Islamici), per trovare, ancora oggi, giovani condannati a morte perché omosessuali; giovani che sono stati poi impiccati. Gli omosessuali vengono accusati di essere pedofili, di vivere rapporti innaturali, di essere perversi quando tutte queste “qualità” sono nascoste, e vissute, anche nelle famiglie naturali tanto decantate dal nostro attuale Papa; e non si vuol tener conto delle vicende di pedofilia raccontate dalla cronaca, praticate da parroci. Ma queste sono accuse che non hanno molto senso anzi, insultano la dignità di ogni essere umano sia questo omosessuale che eterosessuale

Nessun commento:

Google