mercoledì 11 luglio 2007

La consapevolezza di sé.


Fin dall’infanzia un bambino o una bambina omosessuale inizia a vivere le difficoltà del confronto con il mondo eterocentrico che li circonda. Nei film la trama protagonista è sempre la storia di amori che finiscono in un matrimonio tra un uomo ed una donna, le canzoni raccontano di amori eteri, in famiglia l'educazione è sempre rivolta ad assegnare dei ruoli ben definiti ai maschietti e alle femminucce secondo schemi predefiniti. Alle bambine sono precocemente regalate delle bambole, perchè il loro futuro sarà quello di mamme e mogli; si pensa che mostrare storie gay possa spingere un bambino verso l’omosessualità, quando invece, potrebbe educarlo al riconoscere altri stili di vita. Tutto questo potrebbe creare confusione in un bambino omosessuale che inizia a ritenere errati certi desideri e comportamenti perché non conformi a ciò che lo circonda e a ciò che gli è stato insegnato.
Confusione che riporta anche durante la sua crescita in quanto il proprio orientamento, essendo parte di ognuno, non può essere cambiato a proprio piacimento. Questa confusione ritarda la fase della consapevolezza di sé, anzi si rischia di rimanere per anni in un limbo di sensazioni senza rendersi conto di ciò che piace e che gratificherebbe le insoddisfazioni che sente e vive.
La consapevolezza di sé, infatti, può essere raggiunta a qualsiasi età; spesso si vive in solitudine i propri desideri, i sentimenti che non corrispondono a quelli dei tanti che conosciamo e frequentiamo. Non si conoscono altri con la quale confrontarsi, rapportarsi e condividere le emozioni e questo confina nella solitudine; sapere che non si è soli, che ci sono altri che vivono le stesse sensazioni, facilita l’auto accettazione e la crescita reciproca. Vivendo reprimendo il proprio orientamento, senza essere consapevole, senza accettarsi, porta ad uniformarsi al modello conosciuto di relazione e quindi ci si sposa, si possono avere perfino dei figli e vivere infelici la propria condizione.
Moltissimi, ovviamente, non riescono a reggere questa condizione per sempre e, siano essi bisessuali o omosessuali, tenderanno ad un certo punto a ricercare in ogni caso gli oggetti del loro desiderio e a vivere spesso situazioni alternative al matrimonio, alla ricerca di chi possa soddisfare i desideri nascosti. Molto spesso possono essere solo storie di sesso oppure relazioni che, per paura di far del male ai figli, alle persone amate, non avranno mai futuro e si aggiungerà altra sofferenza a quella già vissuta nella propria vita.
Essere consapevole di sé significa avere coscienza di come si è, poter esprimere i propri desideri ed essere in grado di progettare la propria esistenza in modo responsabile e autonomo. Se si volesse avere un rapporto di coppia duraturo, sarebbe necessario, prima di tutto, stare bene con se stessi e poi si potrebbe stare bene anche con gli altri.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

il problema � come raggiungere questa consapevolezza senza farsi troppo male...
si s� che ogni percorso individuale � denso di riflessioni,paure incertezze, delusioni e coraggio...
basta giardare accanto a noi e non possiam non vedere quanto sia difficile essere s� stessi anche tra etero dove codici culturali e sociali spianano i loro percorsi e a volte li soffocano anche..
Per gli omosessuali � tutto ancor pi� difficile perch� bisogna far tutto da s� senza alcuna guida istituzionale laica o religiosa che t'insegna fin da bambina come essere una brava sposa, una brava mamma sulla base di determinati archetipi inconsci collettivi...
e noi....quali sono i nostri archetipi??'
dov'� la nostra storia dove attingere???
tabula rasa.....
didone

sun ha detto...

didone hai bisogno di un archetipo per vivere? Siamo tutti unici e speciali. Viviamo vite singolari, particolari a volte difficili altre volte belle. Dipende sempre cmq da noi. Accetati e te ne fregherai degli archetipi
buona serata

comingout ha detto...

Sun, rispetto ad altre donne, tu sei stata molto fortunata; non si può giudicare coloro che vivono delle difficoltà senza nemmeno conoscerle.

sun ha detto...

perchè pensi che io stia giudicando?

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