mercoledì 6 giugno 2007

16 giugno - Gay Pride a Roma

Come ogni anno fin dal 1994, anche quest’anno il mondo omosessuale e non, manifesterà a Roma: Saranno presenti rappresentanze di gay, lesbiche, transgender, bisessuali ed eterosessuali, provenienti da tutta Italia, per partecipare al Gay Pride, una marcia pacifica, ed anche molto “colorata”, che ha come scopo principale quello di “costruire una manifestazione aperta a tutti i soggetti politici, sociali e culturali del Paese che condividono la necessità di costruire una proposta laica che si ponga l’obiettivo non solo di difendere la sovranità dello Stato, ma che apra anche una stagione di riforme democratiche, civili e libertarie in Italia”, come riportato dal documento politico della manifestazione.
Nella piattaforma politica si leggono le richieste che motivano la manifestazione: ne riportiamo un breve sunto, e possono essere visionate nella loro interezza sul sito http://www.romapride.it/ alla voce Documento – piattaforma: “Chiediamo che sia data applicazione alla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 marzo 2000 che chiede di garantire «alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie ed alle famiglie tradizionali»…Chiediamo, quindi, la parità dei diritti, attraverso l’estensione del matrimonio civile o istituto equivalente. Nel rispetto delle differenti modalità di legami sentimentali, ed in linea con ciò che è avvenuto in Europa chiediamo inoltre la creazione di istituti differenti e distinti dal matrimonio che prevedano il riconoscimento giuridico pubblico delle unioni civili”.
Crediamo che sia giusto spiegare da dove nasca il termine “GAY PRIDE” che letteralmente significa orgoglio gay. Con termine pride si esprime non solo il nostro concetto di orgoglio, con anche le accezioni negative che può avere, ma anche la parola fiero o, meglio, il concetto del rispetto che si sente di avere per se stessi e indica le manifestazioni celebrate per ricordare Stonewall e rivendicare i diritti delle persone omsessuali.
Ricordare Stonewall per non dimenticare quanto successe nella notte del 28 giugno 1969 a New York, quando un gruppo di poliziotti irruppe in un locale gay, lo Stanwall Inn, un club privato di Christopher Street nel Greenwich Village di New York, la cui clientela era prevalentemente omosessuale, arrestando con accuse false, sia i clienti che i dipendenti. All’esterno del locale si forma un gruppo di contestatori che iniziò a manifestare, anche in modo violento, contro la polizia che caricava gli arrestati su un cellulare. Le proteste proseguirono anche nei giorni seguenti; gruppi di persone si formavano davanti al locale cantando e ballando di fronte alle forze di polizia schierate in assetto antisommossa:”we are the Stonewall girls. We wear our hair in curls. We have no underwear. We show our pubic hair”. Il seme era gettato, e dalle pavide e represse associazioni “omofile” si staccò, nelle settimane successive, un movimento più radicale di persone che chiedevano di avere i diritti degli altri. Omosessuali disposti a combattere per avere riconosciuti i propri diritti.
Molte cose sono cambiate da allora, anche se ancora oggi esistono paesi che discriminano, incarcerano e uccidono chi si dichiara omosessuale. Esistono leggi in difesa dei gay ma tanti sono ancora i diritti negati, e così sarà fino a che esisterà la mentalità che essere gay significa essere inferiori agli altri.
L’articolo 3 della Costituzione Italiana dice: “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”; chissà se tutti lo ricordano.

1 commento:

sun ha detto...

partecipare al gay pride è meraviglioso, auguro a tutti gli omosessuali di poter fare questa esperienza.

Google